Dono annuale 2004 / Jahresgabe 2004

Facsimile di documenti provenienti dal fondo conservato all'ASL

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Nota editoriale
Alice Ceresa (1923-2001), originaria di Cama in Mesolcina, crebbe a Basilea. Dopo aver frequentato la scuola di commercio a Bellinzona ebbe un primo impiego presso il quotidiano Il dovere. Si trasferì quindi a Zurigo, dove tra l'altro frequentò i circoli dei fuoriusciti italiani. Comminciò poi a lavorare per la Weltwoche che la mandò in Italia come redattrice culturale durante gli anni '45 - '50. In seguito, svolse corrispondenze culturali dalla Francia e dall'Italia per riviste e settimanali svizzeri e francesi. Nel 1950 Alice Ceresa si stabilì definitivamente a Roma. Lavorò come redattrice per la rivista Tempo libero, per la collana Associazione amatori d'Arte di Ignazio Silone, per l'Unione nazionale contro l'analfabetismo e come consulente editoriale e traduttrice per Longanesi (con traduzioni tra l'altro di Gerold Späth ed Elias Canetti).

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La Ceresa è emersa nel panorama narrativo italiano con La figlia prodiga (1967), racconto che ha iniziato la collana La ricerca letteraria che si proponeva di rispecchiare le linee di lavoro dei giovani scrittori e di documentare una sperimentazione aperta alle prospettive più diverse, tanto sul piano espressivo che su quello tematico. La figlia prodiga è stata insignita del Premio Viareggio opera prima ed è diventato un libro cult del femminismo italiano. In seguito Alice Ceresa ha pubblicato, oltre a singoli racconti, La morte del padre (1979) e il romanzo Bambine (1990). Quest'ultimo fu recepito favorevolmente anche in Svizzera e tradotto in tedesco e in francese.

Nel 2003 l'Archivio svizzero di letteratura ha acquistato il lascito di Alice Ceresa.